Il pensiero secondo: Pagine scelte (i libri dello spirito cristiano)

Il pensiero secondo: Pagine scelte (i libri dello spirito cristiano)

Hannah Arendt

Language: Italian

Pages: 129

ISBN: 8817147117

Format: PDF / Kindle (mobi) / ePub


Essere fedeli alla realtà delle cose, nel bene e nel male, implica un integrale amore per la verità e una totale gratitudine per il fatto stesso di essere nati.
 
Una donna è fra i più grandi pensatori del Novecento. Per Hannah Arendt, la riflessione filosofica sull’esistenza è un pensiero secondo, vale a dire che esso deve essere secondo la realtà e venire dopo ciò che l’esperienza suggerisce agli uomini. Dallo stupore e non dal dubbio procede la conoscenza. L’esperienza chiarisce all’uomo la stoffa di cui è fatto e il senso delle sue aspirazioni. Questa raccolta di brani della pensatrice tedesca allieva di Heidegger. Un modo adeguato, anche per i non addetti ai lavori, per avvicinarsi a una delle voci più brillanti e contro corrente del pensiero contemporaneo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

moderna La filosofia cartesiana è pervasa da due incubi che, in un certo senso, diventarono gli incubi dell’età moderna, non perché quest’età sia stata così profondamente influenzata dalla filosofia cartesiana, ma perché fu quasi inevitabile che emergessero quando furono le vere conseguenze della visione del mondo. Questi incubi sono molto semplici e noti. Uno riguarda la realtà, la realtà del mondo come quella della vita umana, che è oggetto di dubbio: se non ci si può fidare dei sensi né del

la condizione umana. Queste evidenze, che in ogni pensiero e in ogni azione sono presupposte, sfuggono abitualmente alla nostra attenzione, proprio perché sono di continuo sotto i nostri occhi: sono le cose più importanti e, allo stesso tempo, quelle di cui ci si dimentica più facilmente. I filosofi e i poeti sono coloro che hanno il compito di ricordare queste cose che danno dignità, e drammaticità, alla condizione umana. L’uomo arriva sulla scena del mondo a dramma già iniziato, entra su una

una morsa e dalla cui stretta siete impotenti a liberarvi; dovete arrendervi o rassegnarvi a una completa disfatta».1 Solo quando era in gioco la realizzazione degli obiettivi ideologici, la società senza classi o la razza dominatrice, la sostanza originaria su cui le ideologie si basavano finché dovevano rivolgersi alle masse — lo sfruttamento dei lavoratori o le aspirazioni nazionali della Germania — andava gradualmente perduta, distrutta, per così dire, dal processo stesso. In conformità alla

interrogare e da ascoltare. �L’unica capacità della mente che non ha bisogno dell’io, dell’altro o del mondo per funzionare e che è indipendente dall’esperienza come dalla riflessione è il ragionamento logico [...]. È l’unica "verità" sicura su cui gli esseri umani possono ripiegare una volta persa la reciproca garanzia, il senso comune, di cui hanno bisogno per fare esperienza, vivere e conoscere la loro via in un mondo comune. Ma questa verità è vuota o, meglio, non è affatto verità, perché

nata ebrea, diventa una battaglia contro se stessa». In Rahel Varnhagen, op. cit., pp. XX sgg. 18 H. Arendt, Vita activa, op. cit., pp. 183 sgg. 19 H. Arendt, Rahel Varnhagen, op. cit., p. 23. 20 La lettera è firmata N. K., Belgrado, ed è stata pubblicata dal �Corriere della Sera» del 24 giugno 1999. Vero è che, essendo stata spedita via E-mail, non è possibile verificarne con certezza assoluta la fonte. Ma alla luce dei fatti accertati che sono accaduti in Bosnia prima e in Kosovo poi, e cioè

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