Il grande albero

Il grande albero

Susanna Tamaro

Language: Italian

Pages: 53

ISBN: 2:00274949

Format: PDF / Kindle (mobi) / ePub


Un apologo di Natale sull'amore, sul coraggio, sulla speranza in grado di conquistare il cuore di tutti i lettori. Un racconto solo apparentemente per ragazzi che ha la forza e la suggestione del Piccolo principe. La storia di un abete e della sua lunga vita, dei suoi incontri con personaggi illustri come l'imperatore d'Austria e la principessa Sissi, dei suoi viaggi, quando, tagliato, dovrà lasciare la radura in cui è nato per diventare l'albero di Natale di piazza San Pietro a Roma. Infine della sua amicizia con lo scoiattolo Crik che lo aiuterà a tornare a casa. Una fiaba moderna, una storia di coraggio, di amore e amicizia in cui la vita vince su tutto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

come uno straccio bagnato e chi viene attaccato dalle muffe, dai funghi o da qualche parassita che ne distrugge le radici. C’è chi muore nel rogo collettivo di un incendio e chi cade sotto lo stridio delle seghe. Solo ai più longevi, grandi e solitari viene riservato il privilegio di venir stecchiti da un fulmine. Ma anche nell’immobilità, ci si differenzia. C’è chi nasce solo in una radura e chi cresce nel fitto di un bosco, gomito a gomito con tanti altri. Un albero solitario è un albero che

scoiattolo va alla noce. Sarebbe dunque sceso a cercarlo. Detto fatto, si diede una lisciatina alla coda e uscì di casa. La piazza era ancora deserta, c’erano solo degli uomini con delle scope che, svogliatamente, spazzavano il pavimento dalle cartacce e dalle lattine. Raggiunti i rami più bassi dell’albero, vide, tra le fronde, una capanna piuttosto grande. Poteva essere un fienile oppure una legnaia. Era comunque un fatto positivo perché, dove c’erano capanne, spesso si trovava anche del

In quel tratto, soprattutto d’inverno, la loro pelliccia scura spiccava sulla neve e il rischio di essere presi di mira dai rapaci era molto elevato. Ma, come tutti gli uomini sono diversi uno dall’altro, così lo sono anche gli scoiattoli. Ci sono scoiattoli timidi e scoiattoli sfrontati, scoiattoli astuti e scoiattoli meno astuti, scoiattoli paurosi e scoiattoli capaci di affrontare a muso duro qualsiasi cosa. Ce ne sono alcuni che pensano solo ad accumulare nocciole e ghiande, altri invece che

che fossimo venuti quassù solo per un aperitivo». �Sai, non te l’ho mai confessato, ma soffro un po’ di vertigini». �Oh no, mia madre non l’accetterebbe mai, siamo troppo lontani da casa sua». �E come faccio a vivere senza le mie amiche, come un cavolo dimenticato in un orto?» Le più irose esclamavano: �Non se ne parla neppure. Ti rendi conto? Dovrei sempre tornare a casa con la spesa a piedi, mentre tutte le altre planano comodamente di ramo in ramo». Quando ormai stava cominciando a

come tutti i tromboni, aveva un debole per la bellezza femminile: �Però, non c’è che dire. Lei è un vero incanto». L’imperatore d’Austria, che aveva cacciato il cervo per tutta la mattinata, si guardò intorno, vide il grande albero e decise di fermarsi nella radura per un pranzo sull’erba. Con un battere di mani, furono stese delle candide tovaglie sulle quali furono deposti piatti di porcellana a disegni floreali, calici di cristallo di Boemia e posate d’argento. Da grandi ceste di paglia uscì

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